L'introduzione nell'Ordinamento Giuridico del D.Lgs. 14/2019 entrato pienamente il vigore il 15 luglio 2022 ha creato un evidente corto circuito tra antevigente disiplina dei reati fallimentari e l'attuale disciplina. Esiste infatti una enorme disparità di trattamento che lede l'art. 2, 3, 27 e 97 della Costituzione.
Il fatto
Chi è stato oggetto di una procedura fallimentare prima dell'entrata in vigore del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza ed è stato destinatario di un procedimento penale per violazione agli art. 216 e segg. della L. Fall.re, si ritrova a scontare sanzioni penali per i quali, abbastanza oggettivamente, susiste una vera e propria abrogatio criminis per l'intervento di una legge extrapenale ovvero proprio l'articolato civilistico del D.Lgs. 14/2019.
A breve, su questo sito troverete un piccolo saggio sull'argomento.